I Restauri
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NOTIZIE RELATIVE ALLA CHIESA DI SANT'AGATA
La
Chiesa forma un unico complesso edilizio con la Canonica, abbastanza
caratteristico. Le sue dimensioni sono piuttosto modeste; ha un unica
navata centrale con abside poligonale e due piccole cappelle laterali.
E' orientata all'antica maniera, con abside ad oriente e facciata ad occidente. Fu modificata nel XVIII secolo quando assunse la forma
attuale. All'interno conserva un pregevole paliotto in scagliola di scuola carpigiana, rappresentante il martirio di Sant'Agata. Ai
lati dell'altare maggiore si trovano due dipinti murali ad olio di
Scuola Emiliana del XVII - XVIII secolo, rappresentanti San Carlo
Borromeo e la Madonna della Divina Provvidenza. Interessante per la
tecnica usata (graffito), è l'affresco posto in coro, raffigurante il
martirio della Santa titolare della Chiesa. La
prima notizia che si conosce della Chiesa è del 1145, quando Papa
Eugenio III riconosce la Chiesa di Sant'Agata Casale fra quelle
dipendenti da San Faustino. Nel
1543 era ancora Parrocchia e governata dal Rettore Giacomo Sedaciari da
Modena, quando venne visitata da Mons. Lorencino a nome del Cardinale
Cervini Vescovo di Reggio. In
quel periodo la Chiesa doveva essere in cattive condizioni; infatti
Francesco Calcagni, capellano di San Faustino e vice-arciprete della
Pieve, in una sua relazione del 27 Ottobre 1570, avvertiva che la
Chiesa Curata di Sant'Agata è "dissilicata e sta male a porte e
cadenazzi", per cui il Vescovo Eustachio Locatelli fu obbligato nel
1573 a farne l'unione con la Chiesa di Stiolo, lasciando a Casale un
Capellano dipendente dal Rettore di quella Chiesa. Nel settecento subì lavori di modifica ed è probabilmente in quel periodo che venne costruita la volta della navata.
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